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Curiosando in camper – Il mulino Bianco esiste

Curiosando in camper – Il mulino Bianco esiste

Curiosando in camper – Il mulino Bianco esiste

Esiste davvero, il famoso “Mulino Bianco” si trova in Toscana, vicino a Chiusdino in provincia di Siena. E’ un mulino bellissimo e perfettamente funzionante, usato spesso come set cinematografico per spot pubblicitari.
Tutti gli italiani hanno ben presente il marchio del Mulino Bianco. Brand storico di biscotti e merendine lanciato nel 1977 da Barilla. Chi non ha mai mangiato almeno una volta Macine, Galletti o Tegolini?
Il Mulino Bianco o “delle Pile”.
Il Mulino fu costruito nei primi anni del 1200 dai Monaci dell’Abbazia di Serena, che lo utilizzavano non solo per molinare il grano ma anche per la cosiddetta sodatura dei panni (stoffe) che venivano successivamente vendute nei mercati.

Oggi, questa bellissima struttura che comprende mulino più diverse camere e aree comuni in cui i monaci vivevano è stata convertita in un agriturismo, Il Mulino delle Pile, che prende il nome dai recipienti di pietra denominati appunto Pile nei quali la ruota idraulica azionava il meccanismo delle gualchiere che battevano sulle stoffe immerse in una specifica soluzione usata per infeltrirle.
Barilla fece nascere il suo nuovo marchio Mulino Bianco nel 1977, ma solo dopo molti anni iniziò ad utilizzare Il Mulino delle Pile per i suoi spot pubblicitari, solo dal 1990 in poi.
L’idea venne nel 1989 ad Armando Testa, fondatore di una delle principali agenzie pubblicitarie italiane. Si iniziò così la caccia di un posto fisico e reale che fosse uguale a quello immaginario.
Dopo molte ricerche, viene scelta questa struttura senese, che allora era in disuso e mal ridotta. La torre, ad esempio, era diroccata e come per incanto fu restaurata con pannelli di cartongesso per permettere le riprese, proprio come accade a Cinecittà. E’ il primo caso in Italia in cui viene scelto un luogo fisico per promuovere un prodotto.
Quello che accadde sul set fu merito di Gianni Quaranta, premio Oscar per la scenografia del film “Camera con vista”, curò la ristrutturazione del Mulino, ottenendo un luogo magico, quasi incantato.

 

 

Gli spot furono il frutto dell’impegno di un gruppo di professionisti di grande levatura come i registi Tornatore e Morricone. Ed è anche per tutti questi sforzi che Il Mulino delle Pile è ancora oggi, da tutti noi, riconosciuto come il vero Mulino Bianco, la fantasia diventata realtà.
Arrivando al Mulino
Mentre ci si appresta ad arrivare vicino a Chiusdino si rimane letteralmente stupefatti dal paesaggio che ci circonda. Meraviglioso, quasi incantato. Distese di terre coltivate con casali di campagna e borghi medievali che spuntano sulle colline.
Quando si arriva finalmente al Mulino (circa 48 km da Siena), ci si accorge immediatamente che la struttura, stupenda ed imponente, non è bianca come invece siamo abituati a vederla sia sul logo che negli spot televisivi. La struttura è totalmente in pietra.

Non solo, da semplice mulino è stata trasformata in agriturismo in cui è possibile organizzare eventi e banchetti, e per questo è è stata costruita anche una piscina.
Il Mulino delle Pile continua comunque ad essere utilizzato da Barilla stessa come veicolo pubblicitario attraverso l’organizzazione di iniziative e laboratori didattici dedicati principalmente ai bambini con il progetto Nel Mulino che vorrei.
Eventi organizzati nei minimi dettagli, in cui l’azienda incontra vecchi e nuovi consumatori direttamente nel mulino della pubblicità.

Cosa vedere vicino al Mulino

Nel caso decidessi di andare a visitare il Mulino, a due passi si trova un sito che è assolutamente da non perdere. Sto parlando dell’Abbazia di San Galgano con l’Eremo di Montesiepi all’interno del quale è conservata la spada nella roccia, conficcata nella pietra, secondo la leggenda, da San Galgano nel 1180.

 

 

Avendo del tempo a disposizione, merita visitare anche la cittadina medievale Chiusdino, a pochi km di distanza dall’Abbazia.

 

 

San Galgano, infatti, prima di essere riconosciuto santo era il Signore di Chiusdino, che decise di lasciare tutti i suoi averi per una vita da eremita. Visse gli ultimi suoi anni di vita proprio intorno alla collina in cui oggi si trova l’Eremo di Montesiepi (foto sopra), costruito anch’esso come l’Abbazia dai Monaci Cistercensi in ricordo del Santo.

 

 

In questi luoghi San Galgano, dopo una vita di violenza e combattimenti, decise di gli abbandonare le armi e diventare Cavaliere di Dio.
All’interno dell’eremo c’è una grande pietra di marmo dove è conficcata la spada nella roccia, proprio come la mitica Excalibur.
L’Eremo di Montesiepi conserva questa reliquia e il suo mistero.
Questa spada nella roccia o spada di San Galgano si trova all’interno della cappella (la “Rotonda” per via della sua forma circolare), protetta da una teca di vetro
Qualche anno fa uno “stolto” credendo forse di essere l’incarnazione di Re Artù, tentò di estrarre la “La spada nella Roccia” rompendola all’altezza dell’elsa! Da allora è stata messa la teca in vetro per protegge la spada dalla stupidità umana.
L’Eremo di Montesiepi è aperto tutti i giorni dalle ore 9:00 fino al tramonto e l’entrata gratuita; ogni domenica mattina alle 11:30 si svolge la Santa Messa.

Fonte: chiantilife.wordpress.com, camperando.it

 

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